Argento Colloidale antibatterico naturale

In questa pagina verrà esplicata l’azione antibatterica degli ioni di argento e delle nanoparticelle di argento.

Attraverso il test condotto dall’Università Federico II di Napoli, si nota la tossicità dell’argento ionico al contrario della totale atossicità dell’argento colloidale vero.

Attività delle Nanoparticelle di Argento

Altri autori sostengono che l’attività antibatterica dell’argento colloidale può derivare direttamente da processi fisici causati dalle nanoparticelle.

Questo meccanismo è stato osservato principalmente per batteri Gram-negativi, ed è stato attribuito alla bassa resistenza meccanica delle membrane cellulari fosfolipidiche, paragonate con le pareti cellulari rigide del peptidoglicano di batteri Gram-positivi.

A conferma del secondo meccanismo, quanto riportato da Amato et al (2011), in cui test antibatterici su nanoparticelle di argento rivestite con glutatione (GSH) hanno evidenziato un’azione incisiva su Escherichia coli e lieve su Staphilococcus aureus.

Sempre in questo studio si afferma che l’attività antibatterica sia dovuta all’azione diretta delle nanoparticelle di argento, piuttosto che al rilascio di ioni.

Un altro studio del 27 Settembre dell 2012 conferma l’attività antibatterica dell’argento colloidale.

Studio dell’Università Federico II di Napoli: Argento Colloidale Antibatterico ed Antifungino

Le analisi condotta dall’Università federico II di Napoli, suggeriscono che l’argento colloidale esercita un effetto antibatterico e antifungino nelle condizioni osservate, con un effetto prevalente sui batteri Gram negativo.

I dati sembrano inoltre suggerire che l’effetto sia di tipo citotossico su batteri e funghi patogeni, dal momento che osserviamo una notevole mortalità a due ore dal trattamento con basse concentrazioni di argento (0.5 e 2 µg/ml).

Il test è stato effettuato sull’attività antibatterica dell’argento colloidale della Santé Naturels.

É stata valutata con saggi di attività antibatterica su piastra ed in liquido su ceppi batterici e fungini quali: Staphylococcus aureus, Listeria monocytogenes, Salmonella typhimurium, Shigella sonnei, Escherichia coli, Pseudomonas aeruginosa.

Legenda immagine:

• AgI = argento ionico

• AgC= argento colloidale

• Amp= antibiotico

• ng = nanogrammi

Più la macchia è densa e grande e più si evince l’efficacia del prodotto utilizzato.

argento colloidale antibatterico

Attività antibatterica degli ioni di argento

Secondo alcuni autori l’attività antibatterica dell’argento colloidale sembra essere collegata al rilascio di ioni d’argento biologicamente attivi, osservazioni di recenti studi, fanno luce sulle sue interazioni.

Lo studio preso in esame, ritiene che gli ioni di argento interagiscano con tre principali componenti delle cellule batteriche per produrre l’effetto battericida:argento ionico antibatterico

• la parete cellulare del peptidoglicano e la membrana plasmatica;

• il DNA batterico;

• gruppi proteine batteriche.

Specialmente enzimi coinvolti nei processi cellulari vitali come la catena di trasporto degli elettroni.

La foto riportata a destra rappresenta il meccanismo dell’attività antibatterica degli ioni di argento i quali interagiscono con la parete cellulare del peptidoglicano e la membrana plasmatica, causando la scomposizione cellulare del DNA batterico, prevenendo così la replicazione e proliferazione dell’agente patogeno, inoltre interrompe la sintesi proteica dei batteri.